Pronta alla sfida
La nuova crossover di medie dimensioni (è lunga 450 cm) Citroën C5 Aircross, arriva sul mercato (in concessionaria da gennaio 2019), sfidando modelli di successo, come la Hyundai Tucson, la Kia Sportage, la Opel Grandland X e la Peugeot 3008. E proprio sulla base di queste ultime due vetture è realizzata la C5 Aircross (la Citroën, assieme alla Opel e alla Peugeot fa parte del Gruppo PSA). Parentela, comunque, ben dissimulata dall’aspetto molto originale. Equilibrata nei volumi, ha un frontale personale, che richiama, in parte, lo stile degli ultimi modelli della casa (in particolare la crossover C3 Aircross), con i fari su due livelli e la mascherina sottile. Il grosso e alto paraurti bombato e il cofano largo e piatto, però, le danno un’aria ancora più massiccia. Anche la fiancata è alta e i passaruota sono larghi; la zona posteriore è dominata dal portellone verticale con i fanali orizzontali e il paraurti sporgente che esprime forza e solidità. A rimarcare la predisposizione alla marcia su ghiaia e sterrati (nonostante non sia prevista la trazione integrale), ci sono gli ampi fascioni in plastica scura, con i cosiddetti Airbump, che corrono lungo tutta la parte bassa della carrozzeria e contribuiscono anche a diminuire l’impatto visivo delle lamiere, rendendo meno pesante la macchina.
Quasi un centro benessere
Entrando nell’abitacolo della Citroën C5 Aircross ci si trova immediatamente in un ambiente arioso e accogliente: l’atmosfera è gradevole, si è circondati da materiali piacevoli al tatto (sebbene le plastiche non siano morbide) e da toni caldi, le linee sono arrotondate, con la plancia a sviluppo orizzontale e il largo tunnel tra i sedili. Le poltrone sono ampie, comode e ben imbottite, specie quelle Advanced Comfort (di serie per la Shine), che hanno uno strato supplementare di schiuma spesso 1,5 cm, studiato per fornire una piacevole sensazione di sostegno. Una comodità garantita dalla schiuma poliuretanica strutturata e spessa in superficie abbinata a una ad alta densità nella struttura interna dei sedili anteriori che, secondo la casa, ha una lunga durata nel tempo, evitando cedimenti dopo ore di guida e l’invecchiamento dopo anni di utilizzo. Inoltre, le poltrone possono essere riscaldabili e con il sistema di massaggio multipoint in otto settori dello schienale (2.000 euro con le poltrone in pelle).
Il divano scorre di 15 cm
D’effetto il cruscotto digitale di 12,3” della Citroën C5 Aircross, e lo schermo di 8” del sistema multimediale, con funzione mirror screen e navigatore con mappe 3D. Dal display tattile, è possibile anche comandare i vari servizi di bordo; non sempre, però, sono facili da utilizzare e possono far distrarre dalla guida. Scomodo da raggiungere “al volo” pure il piccolo tasto delle frecce di emergenza, a destra nella consolle. Nulla da ridire, invece, sulla disponibilità di portaoggetti (illuminato e capiente quello fra i sedili). All’interno sono tante le soluzioni studiate per migliorare la praticità, come i sedili posteriori scorrevoli di 15 cm (e ripiegabili a scomparsa), grazie ai quali è possibile far aumentare lo spazio per le ginocchia o la capacità del baule. Inoltre, gli schienali sono reclinabili su cinque livelli, da 19 a 26,5°. Il vano bagagli, che ha una bocca squadrata e forme ben sfruttabili, è a prova di trasloco: la capacità, infatti, passa da un minimo di 580 litri a 720 con tutti i sedili in uso, fino a 1.630 con lo schienale del divano ripiegato. Pratico il sistema Handsfree Tailgate (450 euro) che consente di aprire elettricamente il portellone passando il piede sotto il paraurti posteriore.
Come su un tappeto volante
Al volante della Citroën C5 Aircross si apprezza soprattutto l’elevato comfort garantito dalle sospensioni a smorzamento progressivo (denominate Progressive Hydraulic Cushions), uno dei maggiori punti di forza di questa macchina: al tradizionale gruppo molla-ammortizzatore si affianca una coppia di fermi idraulici di fine corsa, che lavorano separatamente nelle fasi di rimbalzo e compressione, migliorando la risposta dell’auto sulle asperità. Il risultato, in effetti, è che si passa sulle buche quasi senza scossoni e ogni avvallamento viene puntualmente assorbito con efficacia. Molto curata anche l’insonorizzazione, con nuovi vetri anteriori stratificati di spessore doppio e con uno strato isolante. Il motore è potente, pronto fin dai bassi regimi ed è ben abbinato al cambio automatico, piuttosto rapido nell’inserimento dei rapporti. Nelle strade ricche di curve l’auto si muove disinvolta, coricandosi poco di lato, e quando si abbandona l’asfalto si può sfruttare il controllo di trazione avanzato, il Grip Control: ruotando la manopola nel tunnel centrale, si adegua lo slittamento delle ruote motrici anteriori al tipo di fondo, impostando quattro modalità, compresa la sabbia. Assieme al Grip Control (300 euro per la Shine, 700 per la Business) è compreso anche l’Hill assist descent, che si attiva premendo un tasto nella consolle e gestisce elettronicamente il motore, il cambio e i freni mantenendo una velocità costante (3 km/h) e impedendo che l’auto scivoli nelle discese ripide e con fondo a scarsa aderenza. Il lunotto piccolo e i larghi montanti del tetto limitano la visibilità posteriore in manovra: indispensabile affidarsi ai sensori di distanza e alla retrocamera (di serie), che danno una mano. E i consumi? Alla fine del nostro test, con alcuni tratti di sterrato, il computer di bordo segnava 12 km/litro, non male sebbene il dato di omologazione sia di 20,8 km/litro.
Tanta tecnologia
Nonostante arrivi nelle concessionarie a gennaio, la Citroën C5 Aircross è già a listino con quattro motori, due a benzina, il 1.2 e il 1.6 turbo da 131 e 181 CV, e i 1.5 e 2.0 a gasolio da 131 e 177 CV; abbinati al cambio manuale a 6 marce o all’automatico sequenziale a 8 rapporti EAT8. Quattro anche gli allestimenti: Live, Feel, Shine e Business. Fin dall’allestimento base Live, ci sono di serie i cerchi in lega di 17”, l’accensione automatica dei fari anteriori, il “clima” bizona, lo schermo del sistema multimediale di 8”, il volante in pelle regolabile in altezza e profondità, i sensori di distanza posteriori, le funzionalità Apple CarPlay e Android Auto e alcuni utili sistemi di assistenza alla guida, come la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento dei segnali stradali e l’avviso di uscita involontaria dalla corsia. Gli allestimenti più ricchi aggiungono il cruise control adattativo, l’allarme anti-colpo di sonno e i sensori dell’angolo cieco dei retrovisori.
Secondo noi
PREGI
Comfort. Il pregio più importante: l’insonorizzazione è efficace, le sospensioni “azzerano” le irregolarità della strada e le poltrone sono comode e offrono un ottimo supporto.
Guida. L’auto è facile e poco affaticante, grazie allo sterzo pronto e con la giusta consistenza, al fluido e rapido cambio automatico e all’elevata tenuta di strada.
Motore. Il 2.0 da 177 CV offre una buona spinta a tutti i regimi, è regolare ed è ben abbinato al cambio automatico EAT8.
DIFETTI
Comandi. Quelli secondari riuniti nello schermo a sfioramento nella consolle, sono scomodi da usare e poco immediati.
Tasto frecce di emergenza. È piccolo e lontano dal guidatore.
Visibilità posteriore. Dietro si vede poco: i montanti sono larghi e il lunotto piccolo. Un aiuto viene dai sensori di parcheggio posteriori e dalla retrocamera, ma non basta.
2018 – Alvolante